Girotondo per Greta

I pezzi sulla scacchiera sono ben confusi, la partita è iniziata da tempo e tu pensi di saper giocare, ma guardi e ti rendi conto che puoi solo provare a raddrizzare il corso degli eventi. E che non è detto tu riesca farlo.
Due film completamente diversi negli ultimi giorni hanno riportato alla mia attenzione gli scacchi e la morte, citando anche in maniera esplicita “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman. Due commedie, dagli intendi dichiaratamente comici.
E la tosse occasionale, un certo affanno nelle camminate veloci, la preoccupazione per me e per le persone che mi sono accanto si stanno mescolando nella mia testa. Di nuovo non sto dormendo benissimo e sono qui a scrivere non so bene cosa, ma sentivo il bisogno di fissare queste impressioni e pubblicarle. Per poi magari tornarci a riflettere a mente fredda e trovare un senso, uno schema logico. Magari una forma compiuta al sentire di un momento.
E mentre chiudo questo post, mi arrivano alle orecchie le note di Girotondo per Greta … e mi pare giusto intitolarlo così e suggellare questo momento di scrittura su questo piano che porta via i pensieri, e mi avvicina al sonno ristoratore.
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